Si riparte
In queste settimana l'orchestrina ripensa se stessa (aveva mai smesso?) e molte son le domande e i dubbi sulle vie da prendere. Sotto quello strano gazebo in via Vivaldi, da mesi scorrono pensieri, progetti (non solo musicali e/o teatrali), le aspettative, riflessioni , dibattiti e mille altri discorsi su i temi più disparati (dal ruolo dell'educazione, al binomio fantastico in musica, da Dario Fo al commento sullo spettacolo-regaloperBuch di Beppe Grillo, dal futurismo alla poesia dialettale, dagli uomini alle donne).
Quindi da ciò, innanzitutto, annuncio che, per non confondere le idee, presto si aprirà un nuovo sito www.maxbazzana.it in cui essenzialmente oltre alle notizie di quell'anomalo bicefalo nella foto sopra, ci saranno con il tempo notizie pertinenti al campo dell'educazione, della musica e del teatro.
Poi riscrivo la poesia che apre MUSICALEGGIANDO (forse uniche parole serie dello spettacolo) così vediam dov'eravamo e da dove, quindi, nuovamente ripartiamo..
Le maschere ci sono proprio tutte
Appiccicate in faccia
I trucchi del mestiere non si
Lasciano ingannare dagli
Assi nella manica, persi
Tra il letto sfatto
Tra bollette e rate mensili
Tra sudore di tempo e noia…
Lo stipendio da riscuotere
E ancora il fantasma riccioluto
Che ho addosso
Sbuca
Dalle tasche interne del corpo
Stracolme di note da crescere
Mettere al sicuro le mani
Fra il bianco e nero
Facendone rifugio
Di un vecchio pianto
E’ cullare l’anima
In materassi acquatici
Di fantasia ed elefanti rosa
Volanti
E’ risveglio ad occhi chiusi
In palcoscenici
Da luci gommose
Nel calore / dolore paterno
E’ riappoggiare i piedi
A terra dopo un viaggio
Volante
In occhi puliti
E’ il brivido di nervi
Tirando fuori da ogni tasca
Manciate di note
Io, dopo tutto questo,
ora
ve le regalo
( P. Simon Ostan)
Etichette: estemporanei
4 Comments:
E'bello sapere da un sito internet che l'Orchestrina ripensa a se stessa.
Soprattutto se ne fai parte...
Poche idee e ben confuse.
ma infatti quando parlo che l'orchestra ripensa siam sostanzialmente io e te
Ah.
M'illumino d'immenso
a sentir codeste parole
del "giovane poeta"
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