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13 novembre 2006

La VERA storia della cicala e della formica


VERSIONE CLASSICA

La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l'inverno.
La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate.

Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate mentre la cicala trema dal freddo, rimane senza cibo e muore.

VERSIONE AGGIORNATA
La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l'inverno.
La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate.

Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate.

La cicala tremante dal freddo organizza una conferenza stampa e pone la questione del perché la formica ha il diritto d'essere al caldo e ben nutrita mentre altri meno fortunati muoiono di freddo e fame.

La televisione organizza delle trasmissioni in diretta che mostrano la cicala tremante dal freddo nonché degli spezzoni della formica al caldo nella sua confortevole casa con l'abbondante tavola piena di ogni ben di Dio.

I telespettatori sono colpiti dal fatto che, in un paese così ricco, si lasci soffrire la povera cicala mentre altri vivono nell'abbondanza. I sindacati manifestano davanti alla casa della formica in solidarietà della cicala mentre i giornalisti organizzano delle interviste domandando perché la formica divenuta così ricca sulle spalle della cicala ed interpellano il governo perché aumenti le tasse della formica affinché essa paghi la sua giusta parte.

In linea con i sondaggi il governo redige una legge per l'eguaglianza economica ed una ( retroattiva all'estate precedente ) anti discriminatoria.

Le tasse sono aumentate e la formica riceve una multa per non aver occupato la cicala come apprendista, la casa della formica sequestrata dal fisco perché non ha i soldi per pagare le tasse e le multe: la formica lascia il paese e si trasferisce in Liechtenstein.

La televisione prepara un reportage sulla cicala che, ora ben in carne, sta terminando le provviste lasciate dalla formica nonostante la primavera sia ancora lontana.
L'ex casa della formica, divenuto alloggio sociale per la cicala,
comincia a deteriorasi nel disinteresse della cicala e del governo.

Sono avviate delle rimostranze nei confronti del governo per la mancanza di assistenza sociale, viene creata una commissione apposita con un costo di 10 milioni.

Intanto la cicala muore di overdose mentre la stampa evidenzia ancora di Più quanto sia urgente occuparsi delle ineguaglianze sociali; la casa è ora occupata da ragni immigrati.

Il governo si felicita delle diversità multiculturali del paese così aperto e socialmente evoluto.

I ragni organizzano un traffico d'eroina, una gang di ladri, un traffico di mantidi prostitute e terrorizzano la comunità

Il partito della sinistra propone l'integrazione perché la repressione genera violenza e la violenza chiama violenza.

Etichette:

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

..bellissima.Posso mandarla a un paio di amici che conosco ?

15 novembre, 2006 16:04  
Blogger Prof. Simon Ostan said...

AAAAAAAAAAAAAhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Ecco cosa dice il testo de "LA VERA STORIA DELLA CICALA E DELLA FORMICA" dell'Orcherchestrina!!!!!

W I RAGNI!!!!!!!

16 novembre, 2006 13:58  
Anonymous Anonimo said...

...complimenti ancora per la storia Touch....
W anche l'insetticida.....son finite le provviste anche per le formiche..non resta che disinfestare e ripartire con le tre formiche sagge che restano...

17 novembre, 2006 15:28  
Blogger Unknown said...

Secondo me FI sta per Imassimilianobazzana Fpussadacimice.

20 novembre, 2006 11:04  
Anonymous Anonimo said...

Com’è adeguata ai nostri giorni questa storia !

Ho scoperto che, di nascosto, tante mamme impietosite dagli occhioni colmi di terrore dei loro pargoletti , cambiavano il finale della favola , per non far davvero creder morta la cicala bella.
Così faceva esattamente il mio papà , il mio buon onesto ( per cui… povero…) papà .
“…la formica , aprì la porta alla cicala, pensò che la cicala le aveva rallegrato i giorni di fatica col suo cantare, pensò che fosse giusto darle ospitalità e farla vivere…in uno scambio equo-solidale perfetto.”
Per questo motivo, credo, sono stata per tanto tempo una diligente formichina, con tanta sensibilità verso le brave cicale che regalano il bel canto, e te lo danno anche quando tu non ne hai nessuna voglia di sentirlo, e a volte non è poi così beato …e alla fine non sono mai contente e più gli dai più cantano e più cantano più pretendono!!!
Gli effetti dei messaggi educativi delle favole si vedono a distanza di anni …ed eccoci..questa è la situazione…Brava Jenainsubrica , l’hai aggiornata bene .
L’evoluzione della favola non può finir così però….
Io sto già narrando al mio pargoletto che questi due esserini , troveranno il modo per non estinguersi..e sopravvivere.
“…la formica che tanto aveva faticato per accumular provviste , si voleva ora riposare e godere il suo bell’avere , e così aprì la porta alla cicala , le chiese ancora di cantare per farla divertire in cambio avrebbe dato un chicco di grano …voleva però arte vera non panzàne vane …fu così che la cicala finalmente imparò a lavorare e guadagnarsi il pane e la formica ,giustamente a riposare.

P.S. per me "fi" sta per
Formica Incazzata.

22 novembre, 2006 15:46  

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