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03 marzo 2006



DAL 4 MARZO AL 1 APRILE 2006

PIERO SIMON OSTAN & MARCO BORTOLOZZO espongono


"HAPPY BIRTHDAY WAR"
inaugurazione sabato 4 marzo - ore 18.30

Ciò che vedete è una raccolta d’espressioni. Chi è il soggetto? Un ragazzo di meno di trent’anni, figlio della guerra fredda: nato quando l’idea di un possibile conflitto era qualcosa di apocalittico e devastante. Non esiste più quel tempo. Oggi anche il concetto di guerra è cambiato. Il fulcro della contesa non è più la distruzione dell’avversario o la sua resa, ma il controllo della sua economia. E la guerra cosa porta? Odio, violenza, morte…certo! Ma anche soldi. Soldi a tutti coloro che vogliono investirci. Uno Stato che entra in guerra aumenta la propria produttività e i propri guadagni. Allora in quel “bel Paese” l’economia ne trae beneficio. Guardate le foto… Guardate il ragazzo… Egli è lo specchio della nostra società. Pronto a giurare di essere contrario alla guerra, di non sopportare gli U. S. A., di non mangiare hamburger. Ma non vuole, e forse non può, non comprarsi gli occhiali alla moda e fare il pieno di benzina per andare a prendere la fidanzata… E’ felice il nostro ragazzo, ma in cuor suo ogni volta che va a fare il pieno gli girano gli attributi perché vede che il prezzo al litro è aumentato… Ride, esce con gli amici, si diverte… Il nostro eroe non è insensibile ai problemi del suo tempo, non è disinteressato. Ha la serenità della distanza: egli è lontano dai gravi fatti che colpiscono la società. Ma spesso gli torna in mente la notizia sentita alla radio o letta sul giornale… allora vuol parlarne, vuol comunicare la sua opinione, vuol sentirne di diverse dalla sua. Anche questo ha spinto due artisti di Portogruaro a creare ciò che vedete. Entrambi laureati, uno in lettere e l’altro in arti grafiche: combinazione che porta l’immagine al servizio della parola e viceversa. Uno si esprime con poesia, l’altro crea tutto ciò che l’ingegno gli suggerisce. Sono diversi, ma con tante cose in comune: la musica, il teatro e la voglia di comunicare. La loro creatura è davanti ai vostri occhi. Ora guardate quelli del ragazzo nelle foto... Vedrete che al loro interno c’è la voglia di continuare a vivere sereno, cercando se possibile di cambiare la società in cui si trova, ma sapendo che la società stessa l’ha plasmato e a lei deve rendere conto.

(Silvio Battiston)

www.oplapiu.it/wat.htm

http://www.portodeibenandanti.org/

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3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Andate a vedere la mostra... merita!!!!!!

04 marzo, 2006 20:37  
Blogger orchestrazione said...

Come al solito fine settimana snervante ma ricco di bellezza.
Bellezza della musica su Rodari, ai musici devo riconoscere che siamo come quelli veri, bellezza di trovarsi in mezzo a tanta gente stramba ed eccentrica tra i piccoli bar di porto la bellezza di ridere dopo uno spettacolo.
E questo solo venerdì.
Sabato è stato il momento dedicato ai due fotosintesinstallanti, che han raccolto sguardi seri e pensierosi. Informazioni nuove per molti, realtà che non han mai osservato veramente; qualche pensiero su di sè qualcuno l'avrà fatto.
E poi la ricerca di una frasca in mezzo alla campagna padana dove qualcuno aveva prenotato per 15 e poi invece ci siam trovati in trentuno. Riso e salsiccia, vino, polenta, vino, salame, vino, porchetta, vino, formaggio, vino, dolce, grappa.
E lettere esilaranti di scolari dimenticati del dopoguerra alle pareti.
E la mia casa che si ritrova di notte invasa da persone conosciute e non che mischiano il pampero alla camomilla, un brano di sanremo a un'improvvisata al piano-chitarra. Sigarette che spariscono tra le mie mani e che ricompaiono in tasca a qualcuno.

Finalmente siete andati tutti a casa!!

05 marzo, 2006 18:27  
Blogger Unknown said...

Sigarette che spariscono tra le mie mani e che ricompaiono in tasca a qualcuno.

Spero che quel qualcuno non sia Guido, altrimenti spacca il clarinetto in due e non lo vediamo più... ;-P

Buona settimana,
Touch.

06 marzo, 2006 08:15  

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